Come ogni venerdì ho trovato in casa, e di conseguenza divorato, il supplemento settimanale di Repubblica : “Il Venerdì”. Diciamo che anche questa volta non mi ha “tradito”; infatti ho trovato il primo scritto che mi ha dato delle interessanti spiegazioni sul confronto Berlusconi-Prodi che si è svolto il 13 marzo. Devo ammettere che per cause di forza maggiore (doppietta di esami che si avvicinavano) non ero riuscita a seguirlo in diretta, ma ad ogni modo avevo cercato notizie, commenti e approfondimenti su ciò che era stato detto. Purtroppo i giornali e internet non mi avevano per niente soddisfatta, infatti la maggior parte riportavano infinite serie di percentuali di ipotetici sondaggi sul possibile vincitore delle prossime elezioni o stupidi commenti superficiali su blog vari.
Probabilmente l’aver fatto passare un attimino di tempo dall’evento, ha fatto si che qualcuno riuscisse a mettere in ordine le proprie idee e a leggere l’evento in un modo più critico e tendenzialmente più obiettivo. Qui di seguito ho postato l’intero testo tratto dalla sezione “Scalfari risponde” de “Il Venerdì” di Repubblica del 24 marzo 2006."Il Dibattito all'americana? Ha funzionato egregiamente.
Non le chiedo il suo parere su chi ha vinto il duello Berlusconi-Prodi: mi pare che sia opinione generale attribuire a prodi l'aver avuto la meglio sul suo avversario. Le chiedo invece altre tre cose: quel dibattito avrà effetto sull’esito delle delle elezioni? E ancora: la formula adottata si è rivelata noiosa o interessante?
Infine: ci sono state lacune, argomenti non trattati, domande importanti non fatte e risposte che avrebbero potuto essere più pepate? Insomma mi piacerebbe leggere una sua opinione sul dibattito indipendentemente dall’esito.
Non le chiedo il suo parere su chi ha vinto il duello Berlusconi-Prodi: mi pare che sia opinione generale attribuire a prodi l'aver avuto la meglio sul suo avversario. Le chiedo invece altre tre cose: quel dibattito avrà effetto sull’esito delle delle elezioni? E ancora: la formula adottata si è rivelata noiosa o interessante? Infine: ci sono state lacune, argomenti non trattati, domande importanti non fatte e risposte che avrebbero potuto essere più pepate? Insomma mi piacerebbe leggere una sua opinione sul dibattito indipendentemente dall’esito.
Vitaliano Morando Reggio Emilia
Lei non me lo chiede, ma voglio comunque dirlo: ha vinto nettamente Prodi ed è stato lo stesso Berlusconi a certificare il verdetto in vari modi. Ha quasi sempre sforato l’orario e nell’appello finale il moderatore ha dovuto addirittura togliergli la parola, con effetto negativo in quanti stavano assistendo; non ha mai parlato del programma per la prossima legislatura, snocciolando invece una colonna di cifre insopportabili e relative al passato (spesso cifre fasulle); nell’appello finale ha criticato la formula di quella trasmissione aggiungendo che « la legge sulla parcondicio gli ha impedito di spiegare compiutamente il suo pensiero, del che si scusava con gli ascoltatori » .
Vengo alle sue domande. La formula ha avuto successo e lo testimonia l’eccezionale numero di ascoltatori, 16 milioni e mezzo pari al 52 per cento di share. È stata evitata la rissa, che Berlusconi aveva tutte le intenzioni di provocare; il confronto si è svolto con civiltà, ma anche con vivace animazione. Qualche voto lo sposterà. Nel centrodestra la sfocata performance del presidente del consiglio avrà probabilmente l’effetto di spingere molti incerti a disertare le urne; nel centrosinistra la buona resa di Prodi avrà l’effetto opposto, cioè quello di mobilitare il settore di incerti ottenendo con ciò un miglioramento
nella posizione dell’Unione.
Inoltre i giudizi non sulle intenzioni di voto ma sull’esito elettorale credo siano nettamente migliorati tornando a favorire il centro sinistra con più largo distacco. Come lei sa, questo « indicatore » rappresenta per i sondaggisti un elemento di grande importanza per determinare il trend della pubblica opinione.
Infine lei mi chiede qualche critica sui duellanti. Di Berlusconi ho già detto: sfocato, ripetitivo, privo di idee e di programmi e interamente volto al passato. Prodi, secondo me, ha avuto un comportamento efficace e soprtattutto nella seconda parte del dibattito con un continuo crescendo fino alla fine. Critiche? Quando Berlusconi lamentava la mancanza di tempo, avrebbe potuto rispondergli che per due mesi ha praticato una vera e propria invasione barbarica dei teleschermi. Quando poi Prodi ha detto che il conflitto di interessi aveva obbligato il premier a uscire dal Consiglio dei ministri, ricevendo da quest’ultimo la risposta che questa situazione si e prodotta solo quattro volte su circa trecento riunioni del Consiglio, avrebbe potuto controrispondere che il premier non aveva mai abbandonato la sala del Consiglio quando erano state approvate le numerose leggi ad personam, caso gravissimo di conflitto.
Il mio parere conclusivo è che la formula americana abbia egregiamente funzionato, mostrando con chiarezza che i due contendenti hanno idee, programmi e personalità assai diverse l’uno dall’altro, che il bipolarismo esce rafforzato da queste differenze e che Prodi ha accresciuto il vantaggio.”
Vengo alle sue domande. La formula ha avuto successo e lo testimonia l’eccezionale numero di ascoltatori, 16 milioni e mezzo pari al 52 per cento di share. È stata evitata la rissa, che Berlusconi aveva tutte le intenzioni di provocare; il confronto si è svolto con civiltà, ma anche con vivace animazione. Qualche voto lo sposterà. Nel centrodestra la sfocata performance del presidente del consiglio avrà probabilmente l’effetto di spingere molti incerti a disertare le urne; nel centrosinistra la buona resa di Prodi avrà l’effetto opposto, cioè quello di mobilitare il settore di incerti ottenendo con ciò un miglioramento
nella posizione dell’Unione.Inoltre i giudizi non sulle intenzioni di voto ma sull’esito elettorale credo siano nettamente migliorati tornando a favorire il centro sinistra con più largo distacco. Come lei sa, questo « indicatore » rappresenta per i sondaggisti un elemento di grande importanza per determinare il trend della pubblica opinione.
Infine lei mi chiede qualche critica sui duellanti. Di Berlusconi ho già detto: sfocato, ripetitivo, privo di idee e di programmi e interamente volto al passato. Prodi, secondo me, ha avuto un comportamento efficace e soprtattutto nella seconda parte del dibattito con un continuo crescendo fino alla fine. Critiche? Quando Berlusconi lamentava la mancanza di tempo, avrebbe potuto rispondergli che per due mesi ha praticato una vera e propria invasione barbarica dei teleschermi. Quando poi Prodi ha detto che il conflitto di interessi aveva obbligato il premier a uscire dal Consiglio dei ministri, ricevendo da quest’ultimo la risposta che questa situazione si e prodotta solo quattro volte su circa trecento riunioni del Consiglio, avrebbe potuto controrispondere che il premier non aveva mai abbandonato la sala del Consiglio quando erano state approvate le numerose leggi ad personam, caso gravissimo di conflitto.
Il mio parere conclusivo è che la formula americana abbia egregiamente funzionato, mostrando con chiarezza che i due contendenti hanno idee, programmi e personalità assai diverse l’uno dall’altro, che il bipolarismo esce rafforzato da queste differenze e che Prodi ha accresciuto il vantaggio.”
